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COLORI NELLA STORIA: Barcellona

In questa puntata, ci concentriamo sulla squadra che negli ultimi anni sta dominando il panorama calcistico europeo e internazionale:

il Barcellona

di P. Stefanini

L'origine del club catalano si fa risalire alla fine del diciannovesimo secolo quando negli ultimi mesi del 1899 lo svizzero Hans Gamper pubblica un'inserzione su un quotidiano locale chiedendo agli appassionati del nascente gioco del football di riunirsi in città per disputare qualche partita amichevole; la risposta fu immediata e a fine novembre viene ufficializzata la nascita del club mentre il mese successivo si disputa la prima partita ufficiale contro una selezione di giocatori inglesi.

I soci fondatori del Barcellona sono dodici tra svizzeri, inglesi e spagnoli e il solo Gamper può annoverare tra loro un passato da calciatore vero; promotore della nascita del club e più volte presidente fino al 1924, ebbe chiaramente un'influenza determinante sui primi passi della società tanto è vero che l'adozione della divisa ufficiale del Barcellona su cui a tutt'oggi circolano ipotesi e leggende, sembra comunque da far risalire a lui.

Si pensa infatti che i due colori che contraddistinguono da sempre la maglia del club azulgrana (in lingua catalana) siano dovuti alle origini svizzere di Gamper che scelse i colori rosso e blu del natio Canton Ticino oppure della squadra del Basilea dove aveva precedentemente militato. Ci sono però altre due congetture: la prima vuole che durante la riunione per la fondazione della società a causa dell'indecisione totale si sia optato per i colori di una matita che si usa in contabilità presente su uno dei tavoli; la seconda invece ipotizza che una mamma generosa abbia cucito le maglie per il figlio e i compagni di squadra con i primi due lembi di stoffa che aveva a disposizione.

La divisa del Barcellona comunque pur rimanendo sempre fedele ai suoi colori, ha cambiato e sta cambiando tuttora i suo look, tanto è vero che la possiamo ricordare partita a due tonalità rossa e blu, oppure palata con più o meno righe verticali; stessa sorte per calzoncini e calzettoni che alternano i due colori della società insieme oppure uno solo a scelta.

E' importante sottolineare che per volontà dei soci, fino alla stagione 20062007 sulle maglie del Barcellona non è comparso nessun sponsor perchè le tinte della divisa sono state vissute un po' come simbolo della Catalogna e non andavano “sporcate”; solo da allora si è permessa la sponsorizzazione ma con due partner come l'Unicef, a cui viene devoluto annualmente lo 0,7% del ricavato societario, e la Qatar Foundation ONG che opera nei settori della cooperazione internazionale. La volontà di essere vicino alle cause umanitarie e sociali, si è manifestata negli ultimi decenni di vita del club nell'organizzare partite benefiche a favore dell'Unicef e dei paesi del terzo mondo, nell'impegnarsi a sostenere progetti sociali anche nel campo della lotta alle dipendenze e nel promuovere una cultura di pace favorendo eventi sportivi tra cui partite con squadre miste formate da atleti israeliani e palestinesi; non da ultimo è da ricordare che da qualche anno i calciatori ingaggiati dalla società sono tenuti a firmare nel loro contratto clausole che impediscono loro atteggiamenti razzisti e discriminatori pena severe multe.

L'azulgrana quindi è una vera e propria bandiera che Barcellona e Catalogna hanno l'orgoglio di sventolare e difendere come simbolo di una regione che vuole far sentire la sua voce nel mondo e difendere la propria peculiarità e cultura contro il centralismo di Madrid.

Questa è stata una battaglia combattuta duramente durante il franchismo che mal sopportava come ogni dittatura accentratrice, le autonomie locali specialmente quelle di una regione così diversa dalla Castiglia; se aggiungiamo che durante vari match negli anni venti e trenta i tifosi del Barcellona contestavano duramente l'autorità reale prestabilita attirandosi le simpatie del mondo repubblicano e l'astio della casa regnante, si capisce come la partita con il Real Madrid acquisisce da sempre un significato che va al di là della competizione sportiva e che tra l'altro dopo più di duecento partite ufficiali vede l'esito degli incontri in una situazione di sostanziale parità!

Negli ultimi anni la squadra ha collezionato una serie impressionante di trionfi in campo nazionale, europeo e mondiale grazie anche a diversi atleti provenienti dalla famosa cantera, il settore giovanile del club dove si insegna un estenuante possesso palla per poi colpire improvvisamente l'avversario; e questa è un'altra peculiarità del Barcellona che fa dire ai suoi appassionati “mès que un club”, molto più di un club.

 

prossima puntata...Boca Juniors